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Courses (31)
- A1.3 Beginner in-presence
Textbook: Dieci Lezioni di Italiano A1 - Available from Abbey’s Bookshop, Sydney CBD and other major retailers. Keen to try something slightly more advanced, but still for beginners? Then you could try the level A1.3. Suitable for A1 level students, those who have completed Beginner A1.2, or who have completed 20 hours of recent tuition. This beginner A1.3 course follows on from Beginner A1.2 course. It gives students the chance to become much more communicative by making more complex sentences while learning conjunctions and prepositions more thoroughly.
- B1.1 Intermediate online
Textbook: Dieci Lezioni di Italiano B1 - Available from Abbey’s Bookshop, Sydney CBD and other major retailers. Suitable for B1 level students, those who have completed Intermediate A2, or who have completed 160 hours of recent tuition. This Advanced B1.1 course follows on from Intermediate A2 course. It covers topics giving opinions, ask for traveling assistance, describe tradition and movies. Grammatical development is emphasised through various speaking, listening and writing exercises.
- A1.5 Beginner online
Textbook: Dieci Lezioni di Italiano A1 - Available from Abbey’s Bookshop, Sydney CBD and other major retailers. Keen to try something slightly more advanced, but still for beginners? Then you could try the level A1.5. Suitable for A1 level students, those who have completed Beginner A1.4, or who have completed 40 hours of recent tuition. This beginner A1.5 course follows on from Beginner A1.4 course. It gives students the chance to become much more communicative by making more complex sentences while learning conjunctions and prepositions more thoroughly.
Events (18)
- 24 October 2024 | 6:00 amCamperdown NSW 2050, Australia
- 19 September 2024 | 8:00 am
- 15 June 2024 | 4:00 am8 William St, Five Dock NSW 2046, Australia
Blog Posts (108)
- Qui… Sardegna!
Chi dice Sardegna pensa “MARE”, specialmente se è agosto e si trova in Italia, o nell’inverno australiano e sogna il caldo estivo. Non sarà deluso chi inseguendo il sogno ci andrà veramente! Soprattutto se appena arrivato all’aeroporto, uno qualsiasi (Olbia, Cagliari, Alghero: vanno tutti bene) corre subito al porto e si imbarca (meglio se a vela, il paesaggio scorre più lento e la colonna sonora non è il motore ma il vento). Da quel momento, tra mare e cielo si lascerà alle spalle ogni affanno della vita o del viaggio, insomma un imbarco che è una specie di approdo al paradiso terrestre. Tutto il resto verrà da sé: navigando tra l’azzurro del cielo terso e quello del mare cristallino, c’è solo da scegliere dove approdare veramente, mentre la costa scorre davanti come in un documentario sulla Sardegna, perché è talmente bello che sembrerà proprio un sogno... forse ispirato dalla TV rimasta accesa quando ci addormentiamo sul divano. Visto che qui stiamo sognando, immaginate di scendere a terra in una caletta che si chiama “Cala di seta”, in dialetto locale “Calasetta”, un nome che la dice tutta sulle meraviglie di questo mare e racconta qualcosa di dimenticato che evoca i corredi delle nonne: il “Bisso”, la seta che viene dal mare, pregiatissima lavorazione della lanuggine che viene secreta dalla Pinna Nobilis , il mollusco bivalve più grande del Mediterraneo (può arrivare a un metro e venti di altezza!) che vive proprio qui nella laguna di Sant’Antioco, dove l’ecosistema ospita persino fenicotteri rosa. Immaginate poi in un pomeriggio assolato, dopo la mattinata in spiaggia, di prendere un autobus locale e addentrarvi nell’isola. Dovrete arrangiarvi senza indicazioni di orari né di fermate ma avrete a disposizione la gente, il contatto umano con tutte le sue luci ed ombre. Accettatele. Sant’Antioco non è fra i luoghi della movida sarda e del lusso, ma il vero lusso è proprio questo “ understatement ” che consente di scoprire la vera essenza della Sardegna. Non si esibisce e non mette pressione, ma qui c’è tutto per una vacanza autentica e all’insegna dell’arricchimento culturale. Sant’Antioco è un’isola nell’isola, collegata alla terra ferma dagli antichi romani, e si intravede ancora sotto l’acqua il ponte originario, di cui resta un tratto in superficie, oggi soppiantato da quello carrabile. È la più grande isola della Sardegna e la quarta in Italia dopo Sicilia, Sardegna ed Elba. Approdo dei primi navigatori del Mediterraneo, i Fenici, che qui fondarono Sulky, l’attuale Sant’Antioco, da cui oggi il nome di tutta la regione sarda sudoccidentale: il Sulcis . Quando Sulky commerciava con l’Oriente e rappresentava un punto di approdo fondamentale al centro del Mediterraneo, la stessa Roma non era ancora stata edificata. Non Roma quindi ma Sant’Antioco è la più antica città d’Italia! Questa rivelazione è attestata dal ritrovamento di un’antica anfora, la cui datazione risale con certezza all’800 a.C. Ma c’è di più, una civiltà ancora più antica, quella nuragica, di cui l’isola di Sant’Antioco vanta la presenza di numerosissimi resti, con le cosiddette “tombe dei giganti”, nuraghi, domus de janas e menhir. Ancora oggi queste pietre antiche continuano a vivere non solo caratterizzando il paesaggio ma partecipando alla vita stessa; è il caso degli elementi nuragici di trachite, roccia durissima, ritrovati ovunque nei campi e riutilizzati per le recinzioni. L’attualità di queste antiche pietre va ben oltre, ed è quasi surreale come i resti del primo insediamento fenicio convivano con il tessuto urbano contemporaneo. È il caso di is gruttas , un intero rione sorto sulla necropoli punica, ove le tombe ipogee non hanno mai cessato di essere utilizzate adattandosi nei secoli a nuove funzioni, come abitazioni o cantine. Un patrimonio archeologico inimmaginabile per chi si aspetta soltanto una vacanza di mare... Qui si entra in contatto con la storia e si prende coscienza dell’antichità dell’isola. Le istituzioni locali in dialogo con quelle nazionali ed europee con il progetto ”SmART - Sulky Mediterranean Art ” hanno vinto il bando di concorso e quindi ottenuto i fondi necessari per attuare un piano di recupero, valorizzazione e fruibilità. Il progetto è indirizzato interamente al Parco storico archeologico di Sant’Antioco (con un focus sull’arte), unico nel suo genere in quanto ubicato in piena area urbana e caratterizzato dalla presenza di numerosi siti di interesse storico e archeologico e musei collegati in un percorso che permette di ripercorrere la storia dell’isola attraverso il susseguirsi delle diverse civiltà che l’hanno abitata. Si va quindi dal Mab (Museo archeologico che custodisce tutto il contenuto dell’antica Sulky) al Tofet (cimitero di circa 3.500 anfore funerarie dei bambini mai nati o morti precocemente) al Museo Etnografico (che raccoglie tutti gli attrezzi della vita quotidiana passata), dal Forte Sabaudo alla Necropoli Punica e alla zona di questa divenuta Villaggio Ipogeo e rione is gruttas , dall’Acropoli all’Archivio storico. È un itinerario che si dipana tra borgo e campagna, una passeggiata con il mare sempre sullo sfondo, secondo tappe stabilite dove non ci sono orari ma guide esperte, appassionate e pazienti, in perfetto collegamento tra loro, che dai vari siti guidano la visita man mano che si forma il gruppo. Una elasticità di tempi difficile da comprendere all’inizio, ma alla fine vincente! Immaginate ora di tornare da questa escursione culturale in tempo per il tramonto. Il sole va giù molto tardi, non sarà mai tardi per la cena in un’osteria di cucina locale, perché siamo nel mediterraneo dove tutto scorre lento, è piena estate e c’è tempo per tutto. Dalle tombe e le grotte in cui siamo scesi è ora il momento di salire in alto, sugli spalti di una delle torri da cui si scrutava l’orizzonte per avvistare i pirati che infestavano questi mari, per guardare lo stesso orizzonte in tutta serenità e vederlo cambiare colore. La salita stessa sarà emozionante, perché la struttura della torre di Calasetta è intatta e si parte da un pavimento in vetro sopra un fondale di sabbia ove sono adagiati tutti i cocci di secoli rinvenuti nel mare... sarà come ripercorrere la storia camminando sull’acqua! Ma infine, in questa italica terra di santi, di poeti, ecc. ecc. chi era Sant’Antioco? È “il santo arrivato dal mare”, medico africano e maestro di vita che guariva dai mali fisici e spirituali senza chiedere ricompense ma in nome di Dio, avvicinando così il popolo pagano al cristianesimo di cui fondò qui la prima comunità. È il Santo patrono della Sardegna. L’isola gli dedica una festa tra le più suggestive d’Italia, Sa festa manna, l’evento religioso più antico in Sardegna, durante il quale la salma del santo, in una bara di vetro, viene portata in una processione che scende fino al mare, dalla Basilica in cui è custodita alla sommità del paese. Colori, sapori, canti, abiti preziosi e gesti antichi, rituali, gesti da secoli sempre uguali che mescolano il sacro al profano, fede e folklore, seguendo il filo di una geografia sentimentale e religiosa che mostra le coordinate per meglio comprendere la cultura del mare nostrum che è mare di tutti i popoli che qui si sono incontrati contaminando le loro culture. Emblematico per tutti qui è il popolo dei tabarchini, tunisini genovesi e sardi allo stesso tempo. Feste patronali, musei storici, rievocazioni e siti archeologici, la Sardegna non è solo mare, ma dal mare è arrivato tutto e arrivateci così anche voi, possibilmente in tempo per assistere il 1º agosto alla “festa grande”, sa festa manna, un esplosione di emozioni che dura tre giorni, un’esperienza multisensoriale e una sintesi della vera essenza dell’isola in un colpo solo! Per saperne di più: https://parcostoricoarcheologicosantantioco.it/ https://visitsantantioco.info/museo-diffuso/ https://www.dailynautica.com/rubriche/alla-scoperta-del-bisso-lindescrivibile-seta-di-mare-troppo-preziosa-per-essere-venduta/ https://www.sardegnaricerche.it/index.php?xsl=370&s=393697&v=2&c=3283&nc=1&sc&archivio=2&qr=1&qp=3&vd=2&sb=1
- Tempo di vacanze. Reading Comprehension (A1)
1. Leggi il breve testo sulle abitudini degli italiani in vacanza e poi rispondi alle domande di comprensione. L’estate 2024 è arrivata in Italia ed è tempo di ferie. Vediamo quali sono le abitudini degli italiani in vacanza. Anche se lontani da casa gli italiani non rinunciano mai al buon cibo. Secondo una ricerca condotta da TheFork tra i suoi utenti, per il 96% degli italiani è fondamentale mangiare sempre bene durante le ferie e non saltare mai un pasto! La meta preferita degli italiani in estate è quasi sempre il mare, seguito dalla montagna, dalle città d’arte, e infine dai laghi. Le destinazioni più richieste sono la riviera romagnola, la Puglia e la Sardegna. Quando viaggiano in Italia, gli italiani di solito si spostano in macchina o in treno, qualche volta in aereo e raramente in camper. Se vanno in un paese straniero, gli italiani approfondiscono un minimo la lingua locale. Anche se le lingue straniere sono il tallone d’Achille italiano, spesso prima di partire gli italiani studiano la lingua locale, per vivere un’esperienza completa e fare nuove amicizie. E, infine, anche in vacanza gli italiani non rinunciano mai alla lettura di un buon libro o del giornale sotto l’ombrellone, accompagnata di tanto in tanto da un sonnellino. ( Testo tratto e adattato da https://www.iodonna.it/lifestyle/viaggi/2024/07/20/italiani-in-vacanza-tra-cibo-e-nuove-lingue .) 2. Rispondi alle seguenti domande di comprensione 1. A cosa non rinunciano gli italiani in vacanza? a. Alla televisione b. Allo sport c. Al buon cibo 2. Qual è la meta preferita degli italiani per le vacanze? a. Le città straniere b. Il mare c. La montagna 3. Che mezzo di trasporto usano gli italiani per partire per le vacanze? a. L’automobile b. L’autobus c. La nave 4. Gli Italiani a. Sono molto bravi a imparare le lingue straniere b. Non sono molto bravi a imparare le lingue straniera c. Parlano più di una lingua straniera 3. Metti gli avverbi in ordine di frequenza, (1 più frequente, 7 meno frequente) A. qualche volta B. non...mai C. raramente D. spesso E. sempre F. di tanto in tanto G. Quasi sempre 1 2 3 4 5 6 7 4. Forma delle frasi come nell’esempio. Coniuga il verbo al presente e posiziona gli avverbi correttamente. Es. Mangiare la pizza il sabato sera (Chiara/qualche volta) → Qualche volta Chiara mangia la pizza il sabato sera. 1. Andare in centro in autobus (Stefania/sempre). 2. Giocare a calcio con gli amici. (Tu/spesso) 3. Andare in discoteca. (Adriana/raramente) 4. Uscire con suo fratello. (Francesco/sempre) 5. Prendere il caffè prima di andare a letto. (Io/di tanto in tanto) 6. Leggere il giornale la mattina. (Il nonno/ di solito) 7. Andare in vacanza ad agosto. (Maria/non…mai) 8. Svegliarsi presto (I bambini/quasi sempre) 9. Fare colazione al bar (Io/ a volte) ------------------ GLOSSARIO Ferie: periodo di riposo dal lavoro - Utenti: persone che usano un servizio Tallone d’Achille: debolezza SOLUZIONI 2:1.c/2.b/3.a/4b - 3:1.e/2.g/3.d/4.a/5.f/6.c/7.b - Stefania va sempre in centro in autobus, Giochi spesso a calcio con gli amici?, Adriana va raramente in discoteca, Francesco esce sempre con suo fratello, Di tanto in tanto prendo il caffe’ prima di andare a letto, Di solito il nonno legge il giornale la mattina, Maria non va mai in vacanza ad agosto, I bambini si svegliano quasi sempre presto, A volte faccio colazione al bar.
- Qui Roma... sulla soglia dell’inferno o ai confini del paradiso?
Questa sera il tormento e l’estasi sembrano incontrarsi qui, dove Via della Conciliazione finisce al cospetto della maestosità della Basilica di San Pietro , su questo confine tra due Stati, la città del Vaticano e l’Italia, uno dentro l’altro, ove il primo sta al secondo come l’ACT sta al New South Wales. Giungere su questo limite territoriale, fra la sacra piazza e la città convulsa; fra la terra infuocata e il cielo scosso dal vento, nel caldo afoso dell’anticiclone africano intrappolato tra i vicoli e l’asfalto; il traffico del centro città e la ricerca del parcheggio, al termine di una giornata di lavoro... tutto questo è già un tormento. Eppure, sembra che nulla possa impedire la magia che sta per portare paradiso e inferno a toccarsi davanti al grande abbraccio del colonnato di San Pietro, sotto il quale passanti e senzatetto cercano ristoro dal caldo e rifugio dal temporale, che si preannuncia con goccioline al momento innocue. Sole, pioggia e vento. I santi guardano dall’alto del colonnato. La pioggia smette, il sole tramonta e indora tutto come in una promessa di paradiso. Quattro stagioni in un’ora, Roma come Melbourne. Roma punto di riferimento di salvezza per Dante. Roma la prima città che viene nominata nel Canto I. San Pietro il punto di arrivo di Dante sin dall’inizio. Qui, la parola nuda e cruda si sposa con questo gran teatro che per la Divina Commedia , opera anche teatrale, è un teatro naturale ; privo di ulteriori scenografie o effetti acustici, restituirà al pubblico tutta la potenza lirica, drammatica e filosofica del Sommo Poeta nella sua naturalezza. Tra noi in questa inquietudine e la Cupola che svetta, “nel mezzo...”, la commedia divina recitata e spiegata dal Maestro Franco Ricordi: filosofo, studioso della Divina Commedia , attore e regista teatrale, direttore artistico e saggista italiano di teatro, che nel 2015 ha dato inizio ad un grande progetto su Dante, a livello filosofico-saggistico ma anche teatrale e comunicativo, interpretando canti e terzine in significativi luoghi d'arte . Ora, in occasione del Giubileo 2025, Roma Capitale sostiene il progetto “La commedia di Dante per San Pietro”. Si tratta di una sintesi delle 3 cantiche: inizia in questa serata di luglio 2024 con l’Inferno, per proseguire nel Giubileo con il Purgatorio e il Paradiso; “Per San Pietro” perché si propone di arrivare al momento in cui San Pietro entrerà in scena come personaggio. In questa serata di apertura vi è la metafora dell’Antinferno, ma tutto il primo canto è tra la paura e l’angoscia che blocca, come i vizi che incatenano l’uomo, le tre fiere che ostacolano il passo a Dante: una lonza (la lussuria), un leone (la superbia) e una lupa (l’avarizia). A dare corpo e voce, attraverso le note, a questo smarrimento, alle inquietudini interiori, è il Maestro Edoardo Rosadini, direttore d’orchestra, alla viola, per accompagnare il racconto del più grande tormento umano che sia mai stato descritto. La musica darà corpo alle parole, aprirà l’anima e ci permetterà di assorbire meglio gli endecasillabi che ascolteremo. Terzine incatenate, per sfuggire allo smarrimento, che incatenano tutto il poema. Nella piazza ancora deserta e piovosa il musicista si posiziona sul palco ed esegue una prova mentre il vento capovolge il leggìo; a fermare gli spartiti sbuca provvidenziale una molletta per i panni, il Maestro con un sorriso nello sguardo ignora ogni difficoltà e suona... Bach, l’Overture del preludio della suite n.5 in do minore e Sarabanda . Un palco scoperto e solo un piccolo tendone come riparo delle apparecchiature e della troupe, il tutto in un’area recintata per 200 spettatori seduti; ma ogni proporzione si smarrisce tra la piccolezza dell’essere umano racchiuso in quel recinto e il cammino verso Dio, davanti alla grandiosità della piazza da attraversare come per giungere alla salvezza finale. Vengono prontamente asciugati i sedili bagnati mentre stanno arrivando gli ”special guests”, un piccolo olimpo romano di personaggi illustri che hanno reso possibile l’evento, tra questi immancabile ed elegantissima spicca la mamma del Maestro Ricordi, in camicetta di mikado bianco come i suoi capelli. I curiosi di passaggio restano catturati da questo spettacolo inaspettato. Ovviamente, chi scrive non era lì di passaggio... Giungendo per tempo ho potuto cogliere tutta la meraviglia del passaggio dalla situazione di inquietudine che ha preceduto la performance magistrale fino alla pacificazione che è seguita, quasi una metafora in corpore viri del “ cammin di nostra vita ” . Dal 2015 ad oggi questa interpretazione della Divina Commedia è stata portata nel mondo in ben 23 Paesi e quattro continenti, l’auspicio è che approdi presto anche in un quinto... l’Australia. Per saperne di più: https://www.comune.roma.it/web-resources/cms/documents/la_Commedia_di_Dante_per_San_Pietroluglio2024.pdf https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2024-07/dante-san-pietro-spettacolo-teatro-franco-ricordi.html
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- Become a Tutor - Dante Alighieri Society Sydney
Become a Tutor Abiti a Sydney? Hai una laurea in materie umanistiche? Hai una specializzazione o una lunga esperienza in insegnamento dell’Italiano o altra lingua a stranieri? Allora sei la persona per noi! Compila il modulo e ci faremo sentire quanto prima! Sono interessata/o a: Lezioni di gruppo online Lezioni di gruppo in presenza Lezioni individuali online Lezioni individuali in presenza Adulti Giovani HSC Preparation Carica il tuo CV/Biografia... Max 15MB Invio Grazie per l'interesse! Ci faremo sentire al più presto.
- Josto Luzzu | Dante Alighieri Soc.
Josto Luzzu Tutor Book a class or lesson now... Bio Born and raised in Cagliari, the beautiful regional capital of Sardinia, Josto is a certified Italian teacher with a long teaching experience in Italy, China, England, Laos, and Australia. Josto holds a BA in Chinese Language and Culture, as well as a Double MA in International Relations and International History, and a PhD in Gender and Cultural Studies at the University of Sydney. He speaks five languages (Italian, Chinese, English, French, and Spanish) and has a deep understanding of the difficulties and beauties of learning a new idiom. Accordingly, his lessons are arranged to guide students through a journey of language discovery in a humorous, relaxed, and creative environment. Thanks to his experience in teaching to students with different cultural/linguistic backgrounds and different levels of proficiency (from total beginner to advanced levels), Josto has developed a very interactive teaching approach, involving a wide range of activities, materials, and games, useful to explore and map each student’s linguistic achievements If you’d like to know more about our Italian lessons, email our courses’ convenor at enquiries@dantealighieri.com.au
- Giorgia Bresciani | Dante Alighieri Soc.
Giorgia Bresciani Tutor Book a class or lesson now... Bio Giorgia comes from a town close to Milan, in Northern Italy. She grew up surrounded by art and a rich teaching environment thanks to her parents. She finished her teaching Diploma and soon started working in a day-care centre. Fascinated by foreign countries and different cultures, she moved to Australia, where she has worked in different language schools, teaching students of all ages and levels, and tutoring for HSC and IB preparation. She has a Certificate IV and a Diploma in TESOL (Teaching English to Speakers of Other Languages). Her motto is: “Learning a new language can change your life!” Giorgia believes it’s very important to deliver lessons that comprise communicative and interactive activities, games, and cultural resources. We all learn in different ways, and because of that it is essential to adopt a wide range of activities and resources fostering a deeper knowledge of the language we are going to learn. If you’d like to know more about our Italian lessons, email our courses’ convenor at enquiries@dantealighieri.com.au