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Courses (34)

  • PLIDA Exam Preparation

    Textbook: NUOVO Esame B1 (https://www.almaedizioni.it/prodotto/quaderni-del-plida-nuovo-esame-b1/) - Available from Abbey’s Bookshop, Sydney CBD (order it well in advance) and other major retailers (including online ones). Be mindful: there is still an older version around (without the word "NUOVO", and with a slightly different cover). That version is outdated. This course is designed to prepare students for the PLIDA B1 exam - necessary to receive an Italian citizenship. We will cover the particular structure of the exam and dedicate time to each of the four language skills that will be assessed. A few tips and tricks that should be kept in mind to maximise one's final score will also be given. The course is delivered as a short series of interactive workshops, where active participation is encouraged. The textbook is highly recommended, as apart from being used in class, it contains additional exercises to further practise.

  • B1.5 Intermediate in presence

    Textbook: Dieci Lezioni di Italiano B1 - Available from Abbey’s Bookshop, Sydney CBD and other major retailers. Suitable for B1 level students, those who have completed Intermediate B1.4, or who have completed 220 hours of recent tuition. This Advanced B1.5 course follows on from Intermediate B1.4 course. It covers topics giving opinions about books, being able to discuss topics related to environment, tradition and movies. Grammatical development is emphasised through various speaking, listening and writing exercises (passive tense, subjunctive and hypothesis).

  • B2.3 Intermediate In-presence

    Textbook: Dieci Lezioni di Italiano B2 - Available from Abbey’s Bookshop, Sydney CBD and other major retailers. First level for B2 level students, those who have completed Intermediate B2.2 or who have completed 460 hours of recent tuition. This Intermediate B2.3 course follows on from Intermediate B2.2 course. It covers topics describing past events, asking for medical assistance, describing an illness. Grammatical development is emphasised through various speaking, listening and writing exercises.

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  • Qui Roma… Gettando una monetina nella Fontana di Trevi

    Diciamo la verità… questo gesto venendo a Roma è una tappa obbligata, dopo il Colosseo; la monetina va lanciata di spalle nella fontana ad occhi chiusi esprimendo un desiderio, quello di tornare un giorno a Roma. Che ci si creda o no, ci si accalca comunque intorno alla vasca avvicendandosi a turno per farlo e fare la foto; la folla riempie la piazza ormai senza ore morte, anche la notte. Unico intervallo quando la fontana viene svuotata per la raccolta delle monetine (un aspetto da approfondire) e per la manutenzione. Del resto, lo scenario è di una bellezza imponente e ormai associato per sempre alla scena entrata nel mito degli anni d’oro del cinema italiano, in cui nel cuore della notte Lei, bellissima e sensuale, entra nella fontana in abito da sera e chiama Lui a raggiungerla: “Marcello… come here…”. Lui e Lei sono Anita Ekberg e Marcello Mastroianni nel film La dolce vita  di Federico Fellini. Se non l'avete ancora guardata, fatelo adesso (cliccate QUI ): è indispensabile per vedere la fontana in tutta la sua magia, come non l’avete mai vista. Ne abbiamo un vago ricordo noi romani nati in quegli anni, in cui si andava lì di notte, a concludere una serata davanti alla bellezza assoluta. Capolavoro settecentesco dell’Architetto Nicola Salvi, vincitore del concorso, secondo l’impostazione magistrale della piazza ideata da Gian Lorenzo Bernini… ecc… ecc... (trovate tutto su Internet), ma qualcuno si domanda mai “tutta quell’acqua da dove arriva?…”. Ecco la notizia di oggi: la fontana forse più famosa del mondo è il terminale dell’acquedotto più antico del mondo, l’unico ancora funzionante dopo 21 secoli, dal 19 a.C.: l’Acquedotto dell’Acqua Vergine. La parola terminale è efficace, ma tecnicamente si chiama “mostra” la fontana monumentale che segna la fine del percorso di un acquedotto, distribuendo acqua alla città e mostrando a tutti la grandezza dell’opera e del suo committente. Questa notizia ci dà lo spunto per parlare della grandezza di quello che non si vede e a cui non si pensa a Roma, che era conosciuta come “regina aquarum” per la rete di ben 11 acquedotti ad alimentare la più grande città del mondo antico (un milione e mezzo di abitanti) in continua espansione. Queste infrastrutture costituirono il più complesso e vasto sistema idrico che mai città all’epoca avesse conosciuto e divennero uno dei simboli della grandezza e della capacità tecnica che elevarono la città eterna a Caput Mundi. Si cercavano le sorgenti d’acqua nel territorio circostante e da lì la conducevano alla città con un ingegnoso sistema di condotti (da cui il nome di Via dei Condotti, oggi la strada delle grandi firme) che si snodavano per chilometri, sostenuti da archi a cielo aperto di varie altezze per creare le pendenze giuste e poi proseguire interrati nel sottosuolo della città e distribuire l’acqua alle esigenze principali: innanzitutto le terme (non c’era il bagno in casa, quindi era una pratica quotidiana per tutti oltre che luogo sociale), le residenze imperiali e dei patrizi, le fontane pubbliche (una ogni 80 mt.), botteghe, abitazioni e fontane… più di mille fontane e più di duemila fontanelle da cui abbeverarsi. Infine, condotte sotterranee raccoglievano quella usata e la riunivano alla piovana convogliando il tutto nella cloaca maxima. Furono le invasioni barbariche a distruggere tutto questo per assetare la città durante gli assedi e per un bel po’ si dovette tornare ad attingere l’acqua al Tevere e ai pozzi. In quel periodo tornò in auge l’antico mestiere dell’acquaiolo che portava l’acqua potabile a domicilio (ricordate il Facchino con la sua botticella… una delle statue parlanti?). Solo nel Rinascimento, con la Roma Papale, ripresero le grandi opere urbanistiche, tra cui il ripristino per quanto possibile dei vecchi acquedotti e la costruzione di nuovi; la città ebbe di nuovo acqua in abbondanza e prese così a dotarsi di fontane, vasche, mostre, fontanili, fontanelle, abbeveratoi in una sorta di gara tra pontefici, ordini religiosi e nobili casate romane a chi commissionava ai cosiddetti “fontanieri” l’opera più mirabile. L’acqua fu elemento ideale per la fantasia di scultori ed architetti e le nuove fontane divennero una delle più suggestive celebrazioni del potere. Fu quindi nel 1732 che Papa Clemente XII dispose la ricostruzione del tratto distrutto dell’Acquedotto dell’Acqua Vergine e bandì il concorso per la progettazione della sua mostra: Fontana di Trevi (da Trivium, trivio di strade, luogo della fonte). Sul fatto che si chiamasse “Vergine” come al solito a Roma realtà e leggenda si intrecciano e neanche vale la pena distinguerle perché in fondo fanno parte entrambe della cultura collettiva. Che sia stata una “virgo” (fanciulla), o una ninfa protettrice delle acque, ad indicare la fonte ai soldati romani o che il nome indichi la purezza dell’acqua non vi sono fonti certe ma poco importa. “Come è… come non è…” (modo di dire nel parlato italiano) l’acqua era effettivamente pura, leggera e priva di calcare (è proprio questo che ha preservato l’acquedotto così a lungo dal deterioramento) e “fatto sta” (altro modo di dire) che la scena della “Virgo/Ninfa” che mostra la fonte ai soldati è scolpita sopra la fontana. Ecco realtà e leggenda che convivono. Scommetto che sono pochi quelli che trovandosi a bocca aperta in contemplazione di tale capolavoro si soffermano a leggerne i dettagli, quel che conta è l’emozione che provoca. In fondo è questo che fanno le opere d’arte. Ma ogni opera contiene un messaggio e in queste opere monumentali è quello di un committente che vuole mostrare e scolpire nella storia la grandezza del suo operato e assegna all’artista prescelto il compito della narrazione. In questo caso bisogna riconoscere che il messaggio di magnificenza è arrivato forte. Leggiamo quindi cosa ci mostra questa scultura immensa: protagonista è il mare, l’immensa vasca che occupa tutta la piazza e finisce contro la scogliera resa viva da animali e piante. Al di sopra la divinità Oceano (dio del mare, dei terremoti, delle fontane e dei cavalli) alla guida del cocchio a forma di conchiglia trainato da due cavalli, uno calmo e uno agitato, proprio come è il mare, governati da due tritoni. Accanto a lui due figure femminili allegoriche, abbondanza e salubrità, riferite agli effetti benefici dell’acqua; al livello superiore due bassorilievi rievocano la storia dell’acquedotto: la fanciulla che mostra la fonte ai soldati e nell’altro Agrippa (genero di Augusto, il primo imperatore romano) che decide la costruzione di questo acquedotto più di 2000 anni fa… Storia arte e natura si fondono. Ma, tornando al percorso dell’acqua, per vedere l’acquedotto oggi occorre prima salire al Pincio (il punto più alto della zona e anche il più panoramico) dove l’acquedotto giungeva in città, per poi scendere a circa 27 metri nel sottosuolo partendo dal pozzo di accesso che ancora oggi si trova lì. La scala a chiocciola è ancora quella antica romana e il percorso sotterraneo conduce fino alla Fontana di Trevi dove si conclude. Non è un’esperienza accessibile a tutti, solo agli addetti ai lavori, c’è però un famoso documentario in cui il noto divulgatore Alberto Angela, con tanto di stivaloni fino alla coscia (immagine rimasta iconica per milioni di telespettatori), percorre l’acquedotto fino alla fontana… fino ad affacciarsi scenograficamente da una finestrella della cabina tecnica che si apre accanto al cocchio di Oceano direttamente nella fontana! Con lui potete farlo anche voi (cliccate QUI ). È invece visitabile, a pochi passi, l’area archeologica sotterranea del Vicus Caprarius che ha portato in luce casualmente durante il cantiere di ristrutturazione di uno storico cinema (ex Cinema Trevi) un serbatoio di distribuzione dell’acqua, ancora oggi alimentato dall’acquedotto, che ancora oggi alimenta altri capolavori nel cuore del centro: la Fontana dei Quattro Fiumi (simbolo dei continenti allora conosciuti) a Piazza Navona e la Barcaccia ai piedi della mitica scalinata di Piazza di Spagna. Va reso merito all’ente proprietario del cinema che a fronte di un progetto imprenditoriale di trasformazione in multisala ha dato priorità ai resti archeologici optando per altra soluzione che comprende la sistemazione degli scavi, rendendoli fruibili con un sistema di passerelle e un piccolo antiquarium dei ritrovamenti (anfore, monete, sculture, vasi). Attraverso questi reperti e tutta la stratigrafia delle differenti epoche del tessuto urbano venuto in luce gli archeologi possono aggiungere tasselli alla comprensione del passato, che noi ora possiamo immaginare. Ecco quello che non si vede, a Roma si cammina sull’ultimo strato di una “millefoglie”; questa definizione non è mia ma di Alberto Angela, talmente calzante da essere imperdibile nel caso non guardaste il documentario. Come in questo famoso dolce, come si fa a mangiarlo tenendo gli strati separati…? bisogna morderlo tutto, è così che a Roma passato e presente convivono e si mescolano allegramente! Un esempio? Se avete già gettato la monetina e quindi state tornando a Roma, questa volta fate cosi: dopo aver osservato Oceano sul suo cocchio con altri occhi, andate in Vicolo del Puttarello e scendete a visitare l’area sotterranea per ascoltare il suono antico e attualissimo dell’acqua Virgo che scorre, poi fate una salto al palazzo della nuova Rinascente di via del Tritone, tempio dello shopping di lusso, e scendete al piano -1 dove tra le avanguardie del design e della profumeria troverete anche gli antichi archi dell’acquedotto distrutto, in una zona di osservazione allestita con una proiezione descrittiva. Poi però risalite fino all’ultimo piano dove vi aspetta una vista mozzafiato sui tetti di Roma, per un brunch o un caffè. P.S. Dimenticavo… e le monetine? La raccolta ammonta a circa 3.000 euro al giorno, chevengono distribuiti ai più bisognosi attraverso la Caritas in accordo con il Comune di Roma (ma in passato non era raro vedere pescatori amatoriali all’alba…). Per saperne di più: https://www.sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/roma_medioevale_e_moderna/fontane/fontana_di_trevi_mostra_dell_acqua_vergine https://www.vicuscaprarius.com/area-archeologica/ https://www.romasegreta.it/rubriche/acquedotti.html#acqua6

  • Giochi di Grammatica e Vocabolario (Livello A1/A2)

    Cruciverba: Passato prossimo e Imperfetto Istruzioni: Compila il cruciverba con la forma corretta del verbo (passato prossimo o imperfetto). Parole nascoste: Vocabolario della salute Istruzioni: Trova il numero più grande possibile di parole legate alla salute nella griglia. Le parole possono essere in orizzontale, verticale o diagonale e possono essere scritte in avanti o all’indietro. Soluzioni ORIZZONTALI 1. sono andato 3. studiava 5. eravamo 7. leggeva 9. vivevamo 11. mangiava 13. abbiamo fatto VERTICALI 2. giocavo 4. abbiamo visitato 6. non sono usciti 8. mi sono alzato 10. avete comprato 12. prendevo 14. sono partiti 15. guardavate PAROLE NASCOSTE FARMACO OSPEDALE MEDICO INFERMIERE FEBBRE TOSSE VACCINO TERMOMETRO MALATO DOLORE AMBULANZA PILLOLA

  • Qui Roma...

    Città eterna ed eternamente sottosopra. Eh sì, perché l’eternità di Roma è soprattutto "sotto”, ma è “sopra” che si vive. Quel magnifico “sopra” che rimanda continuamente al “sotto”. Impossibile dimenticarlo, perché sulla storia ci camminiamo e inciampiamo ad ogni passo. In tutto il centro storico si cammina sui “sanpietrini”, che per rimetterli a posto è un bel problema, non basta come sulle altre strade una stesa di asfalto, ma va smontato tutto e rifatto con una tecnica antica di secoli. Saecula et saeculorum ... amen. Ci teniamo le buche. Camminando per Roma dovremmo guardare dove mettiamo i piedi, ma come si fa a non alzare lo sguardo... Madonne ad ogni angolo di palazzo e cupole ovunque! Viviamo immersi nella storia e nell’arte, continuamente indietro con il presente ed anche con il futuro, rispetto alle altre capitali, perché si sa che da quelle buche possono uscire tesori, quindi si scava; e scaviamo... scaviamo... per poi fermarci e richiudere tutto (riportare alla luce ha dei costi, a volte insostenibili), oppure cambiare direzione perché di lì proprio non si può passare senza distruggere storia e arte di secoli. Viviamo in una terra di mezzo, in una condizione temporale che deve dialogare tra passato, presente e futuro conciliando tre esigenze diverse: il rispetto per un patrimonio che non è solo nostro ma mondiale, la velocità dei tempi attuali, le nuove direzioni da prendere tenendo conto del futuro. Questo è il delicato e complicato compito del Ministero della Cultura, che accettando la sfida di conciliare queste tre dimensioni sta procedendo con approccio innovativo a realizzare un nuovo modo di vivere la Capitale e di raccontare la sua storia. I principi informatori dell’operazione: a) conoscenza b) valorizzazione c) fruizione pubblica del patrimonio storico, soprattutto questo. È così che sono state restituite al pubblico aree fino ad oggi chiuse, rimaste incolte o utilizzate come depositi; è così che sono state aperte casse di reperti che giacevano nei magazzini dei vari istituti culturali, catalogati e infine esposti. La più recente inaugurazione del “Parco Archeologico del Celio” è emblematica di questa nuova direzione e fa parte di un vasto progetto di valorizzazione dell’intera area, uno dei sette colli del nucleo storico di Roma, appunto Il Celio. Qui sono stati trasportati e riorganizzati molti reperti archeologici, una sorprendente collezione di materiali epigrafici e architettonici provenienti dagli scavi di Roma di fine Ottocento, effettuati per le nuove costruzioni seguite alla proclamazione di Roma Capitale d’Italia. Sono frammenti che attraverso il marmo ci raccontano molto di quelle che erano le tecniche, gli stili e con loro le mode, le usanze e l’organizzazione della società romana. Il tutto esposto in uno scenario mozzafiato, con il Colosseo sullo sfondo. Ma non solo, all’interno del Parco è allestito il museo che custodisce i frammenti rimasti della celebre Forma Urbis Romae , la gigantesca pianta marmorea della Roma antica incisa tra il 203 e il 211 d.C. sotto l’imperatore Settimio Severo. Gigantesca perché occupava uno spazio di circa 18 metri per 13, su 150 lastre di marmo applicate a parete, di un edificio pubblico, con perni di ferro. Si tratta di una delle più rare e importanti testimonianze della città antica. Questa nostra prima “passeggiata romana” è l’inizio di un percorso di scoperta nella Roma di oggi tra vita di superficie e storia nel sottosuolo, e quale punto di partenza è migliore di una mappa? Non è certo di facile consultazione una mappa marmorea, soprattutto se ridotta in frammenti di marmo ritrovati qui e là nel tempo (dai frati scavando un orto o lungo le sponde del Tevere costruendo i nuovi argini o nel giardino di una villa nobiliare); un documento quindi che, per ingombro e condizioni frammentarie, si presta poco a una comprensione immediata. In pratica un grande puzzle, incompleto e ridotto in pezzi ancora più piccoli, di cui non si ha il foglio di istruzioni; si è quindi fatto ricorso ad un altro importante documento successivo sovrapponendoli, come base planimetrica, alla Pianta Grande di Giovanni Battista Nolli (il “celebre geometra”) del 1748. Le due mappe quindi, i due grandi momenti della cartografia romana, marmorea e cartacea, riportate alla stessa scala e sovrapposte sono infine esposte nel museo in modo inedito, cioè calpestabile! Nel corso degli ultimi 250 anni il centro storico di Roma è cambiato ben poco nei suoi siti essenziali, perciò la pianta del Nolli rimane ancora una delle migliori fonti per comprendere anche la città contemporanea e, camminando sul pavimento in vetro della sala principale del museo (150 lastre come quelle di cui era composta la mappa), possiamo quindi riconoscere il Colosseo e tanti altri “landmark” dell’antica capitale così come dell’attuale, come appunto in una passeggiata romana! Per saperne di più: Cenni storici Forma Urbis Cenni storici Parco Archeologico del Celio

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  • Dante Alighieri Society Sydney | Italian classes and events

    We are a long standing, Sydney based, Italian association that offers cultural events, Italian language courses and reading groups to promote the appreciation of Italian language and culture. Funded in Sydney in 1896, The Dante Alighieri Society, Sydney is Australia's oldest Italian association. Italian coastal landscape A serene image of an Italian coastal landscape at sunset. Renzo Piano Parco della musica A marvel of contemporary Italian architecture, the Parco della Musica in Rome is a masterpiece of Italian architect Renzo Piano Agriturismo Why not pack the bags and spent some time in one of the many agritourism that Italy has to offer? Italian coastal landscape A serene image of an Italian coastal landscape at sunset. 1/15 DANTE ALIGHIERI SOCIETY SYDNEY Benvenuti! Whether you are planning the trip of a lifetime, or you need to brush up your Italian for business, exams, or pleasure; or simply want a taste of Italy’s wonderful language, history and culture, the Dante Alighieri Society Sydney is the place for you. We offer Italian courses (online or in person), tailored Italian lessons or online Italian lessons, and a very successful book club. We are also at the centre of a vibrant cultural community: stay in touch with us and discover our exciting events in Sydney! Membership Join our vibrant community today or renew your yearly membership. Learn more Our Newsletter Stay up-to-date with our many cultural activities and events! Subscribe Learn Italian Explore the language of art, fashion, design and cuisine. Enrol now! Courses Tutors Book Club Are you keen to join a true Italian book club dedicated to contemporary writers? Learn more Events Check out and RSVP for our upcoming events! Events Follow us Follow us on social media and stay up-to-date with our upcoming events A few words about us The Dante Alighieri Society Sydney is the oldest Italian cultural institute in Australia. It was founded in 1896 by Dr Tommaso Fiaschi, an eminent Italian who migrated to Australia in the late 1800s. Read more Ready to Learn Italian? Whether you're gearing up for a journey to Italy or aiming to enhance your proficiency in conversing with Italian-speaking colleagues or friends, our dynamic, conversation-focused courses are designed to equip you for success. View our courses Meet our tutors Events We organise conferences, film screenings, round tables, historical insights, theatrical readings, and much more, providing a platform to discuss and explore relevant issues in history, culture and current events. All events L'iconografia di Dante Alighieri nel Novecento 04 Nov 2025, 6:00 pm AEDT Manly Art Gallery & Museum Register Now Book Club Since November 2020, LibrInsieme convenes every two weeks via Zoom, in the early evening, to discuss, comment on, and occasionally critique the books we've collectively chosen to read. We select contemporary writers of all genders, not necessarily widely recognised, and extend invitations for them to participate in our concluding session. Typically, they join with great enthusiasm, fostering enriching and stimulating exchanges as we delve into their work. LibrInsieme Premio Strega Dora Nera Editorials Qui Roma… Gettando una monetina nella Fontana di Trevi 1 day ago All editorials News Giochi di Grammatica e Vocabolario (Livello A1/A2) 1 day ago All news S tore Visit our store to check out our plans and more. Visit the store eGift Cards You can't go wrong with a Gift Card. Select an amount and add a personalised message to make this gift your own. Buy one now

  • Anna Celotti | Dante Sydney

    Italian tutor, Giulia Atanni, will help you learn Italian. Anna Celotti Tutor Book a class or lesson now... Bio Anna was born in Udine, a small town in the fascinating Friuli-Venezia Giulia region, in northern Italy, popular for its mountain scenery and wines. She became passionate about the English language in her high school years, particularly after taking part in two study holidays in the UK. She graduated in Foreign Languages and Literatures in 2019 from the University of Udine, completing her first year of studies at Troy University, in Alabama. She later obtained her Master’s Degree in Modern Languages for International Communication and Cooperation from the University of Padua, in 2023, with the main courses being English and French Specialized Translation. Regarding her teaching experience, her interest in English and French led her to give private language lessons to university students during her first university years. While studying towards her Master’s Degree, instead, she took part in a voluntary project to teach Italian to foreign pupils in Padua, and she taught English and French courses for adults as part of her university internship. All these teaching experiences exposed her to different backgrounds and language levels, leading her to understand the importance of tailoring each lesson to the learner’s needs. Following her passion for English, Anna has recently decided to move to Australia. She currently lives in Sydney. Besides her interest in translation and language teaching, she loves reading, travelling and her main hobby is horse riding. If you’d like to know more about our Italian lessons, email our courses’ convenor at: enquiries@dantealighieri.com.au

  • Tutors | Dante Alighieri Society Sydney

    Our tutors hold bachelor’s degree, masters, PhDs, or diplomas in teaching LOTE. They are experts in teaching Italian to students of all levels. They will help you learn Italian in group or private lessons (online and in person) . Enrol today! Tutors Our tutors are skilled in both online and face-to-face teaching modalities, so that you can confidently choose the method that works best for you. In addition to our interactive, conversation-based approach to learning Italian, we also offer tailored resources and materials to support your learning. From ad-hoc material prepared by your tutor specifically for you to online resources and multimedia materials – we offer everything you need to succeed in your Italian studies! Antonella Beconi Click here for bio Book your lesson... Josto Luzzu Click here for bio Book your lesson... Beatrice Siragusa Click here for bio Book your lesson... Valentina Pasceri Click here for bio Book your lesson... Giorgia Pempinello Click here for bio Book your lesson... Giorgia Bresciani Click here for bio Book your lesson... Alessandro Mariolini Click here for bio Book your lesson... Alessandra Stefanutti Click here for bio Book your lesson... Laura Crippa Click here for bio Book your lesson... Any Tutor Book anyone here... Book your lesson... Isabella Croce Click here for bio Book your lesson... Diletta Rusca Click here for bio Book your lesson... Alexandra (Poppy) Guelfi Click here for bio Book your lesson... Davide Mura Click here for bio Book your lesson...

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The Dante Alighieri Society Sydney acknowledges and pays respect to past and present traditional custodians and elders of this nation, and to the continuation of cultural, spiritual and educational practices of Aboriginal and Torres Strait Islander peoples.

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